"Riformare il mercato del lavoro
è la condizione per conseguire l'obbiettivo di aumentare l'occupazione,
accrescendone la qualità"
Marco Biagi
Cosa cambia per aziende e lavoratori?
Ecco una sintesi delle principali novità introdotte dalla Riforma Biagi, dal punto di vista delle aziende e dei lavoratori.
Contratti formativi: apprendistato, inserimento
- Per le aziende
Sparisce il contratto formazione lavoro (che resta però nella Pa), a favore dell'apprendistato e del nuovo contratto di inserimento.
- Per i lavoratori
L'apprendistato agevola i giovani fino a 29, l'inserimento diventa anche "reinserimento" per chi è andato in mobilità o vuole reinserirsi nel mercato del lavoro dopo una prolungata assenza.
Lavoro occasionale
- Per le aziende
Questa nuona tipologia contrattuale è destinata non alle aziende ma alle famiglie che potranno servirsene per la baby sitter o il giardiniere. Queste prestazioni potranno essere pagate con un buono che comprende sia la retribuzione sia i contributi previdenziali.
- Per i lavoratori
Alcune categorie di lavoratori (casalinghe, disoccupati, studenti, disabili) potranno svolgere lavoro occasionale. Dovranno iscriversi alle liste dei Centri per l'impiego, senza perdere lo status di disoccupati.
Co.co.co. e lavoro a "progetto"
- Per le aziende
Per assicurarsi la consulenza le imprese dovranno elaborare un "progetto" nel quale vengono chiariti collaborazione, durata, retribuzione e pagamento. Senza queste condizioni, i rapporti di "collaborazione" saranno considerati rapporti subordinati.
- Per i lavoratori
Gli attuali co.co.co. sono sostituiti, ad esclusione di alcune categorie individuate all'art. 61 del DLgs. 276/2003) , dai contratti di lavoro a "progetto", con nuove garanzie. La stesura in forma scritta del progetto e la definizione della durata e del corrispettivo eviteranno gli abusi nell'utilizzo delle collaborazioni.
Part time
- Per le aziende
Scompaiono i vincoli per gli straordinari e viene data via libera all'accordo con il datore di lavoro.
- Per i lavoratori
Per giovani, donne e over 55 aumentano le opportunità di lavorare conciliando studio o famiglia.
Job sharing: lavoro ripartito
- Per le aziende
Con il lavoro ripartito le aziende potranno dividere un'unica prestazione tra due o più dipendenti. Si addice in particolare alle attività di segreteria o a mansioni di tipo amministrativo.
- Per i lavoratori
Lavoratori con esigenze di flessibilità (donne, giovani o uomini vicini alla pensione) potranno dividersi una mansione, ripartendosi il numero di ore lavorative e la retribuzione.
Job on call: lavoro intermittente
- Per le aziende
E' possibile assumere lavoratori per prestazioni discontinue o intermittenti. Il contratto di lavoro intermittente può prevedere o meno l'obbligo del lavoratore di rispondere alla "chiamata".
- Per i lavoratori
Se il contratto prevede l'obbligo di rispondere alla "chiamata" riceve un'indennità mensile per i periodi di inattività.